Arianna Andreoni

Osteopata d.o.m.r.o.i 1349

  STUDIO:  Via Le Courbusier 24 - 48122 Ravenna
 contatto diretto: +39 339 6911360

  OSTEOLAB:  Viale Spadolini, 6 - 48122 Ravenna
 segreteria: +39 347 9840379

Sono Arianna Andreoni, classe 1980, ex atleta di Ginnastica Ritmica a livello nazionale, dopo la Laurea in Scienze Motorie conseguita all’Università di Bologna, mi sono iscritta alla scuola di Osteopatia presso il C.I.O. (Collegio Italiano di Osteopatia) situata a Bologna della durata di 6 anni, al termine dei quali nel 2008 ho ottenuto il Diploma riconosciuto dal Roi (registro italiano degli osteopati). Da allora, dopo aver lavorato alcuni anni anche a Bologna, esercito la professione a Ravenna pur continuando a partecipare a corsi di formazione tra cui post-graduit di Osteopatia Pediatrica e un corso di Osteopatia Biodinamica della durata di 9 anni.


Introduzione

L’osteopatia interviene su persone di tutte le tipologie ed età, dal neonato all’anziano, dall’atleta alla donna in gravidanza.
L'osteopata, attraverso un trattamento esclusivamente manuale, oltre a curare il sintomo ricerca la vera causa per eliminare il problema all’origine e ridare alle strutture del corpo la capacità di svolgere la loro funzione in modo corretto.
L'osteopata percepisce, attraverso la palpazione del cranio e del sacro, la qualità del movimento e interviene con tecniche di manipolazioni dolci quali ad esempio le tecniche cranio-sacrali, viscerali, fasciali.


Principali disturbi risolvibili

PER GLI ADULTI

  • lombalgie
  • cruralgia
  • sciatalgia
  • pubalgia
  • dolori cervicali
  • coccigodinia (dolore al coccige)
  • cefalee muscolotensive
  • esiti distorsivi e chirurgici di caviglia e ginocchio
  • dolori acuti,cronici, post-traumatici, professionali e posturali
  • epicondiliti e tendiniti
  • sinusiti
  • disturbi dell'articolazione temporo mandibolare
  • alcune tipologie di vertigini
  • sindromi da colpo di frusta (da urto violento, caduta o tamponamneto)
  • fibromialgia

PER IL NEONATO

  • plagiocefalia
  • torcicollo miogeno
  • coliche
  • rigurgiti e reflusso gastroesofageo
  • deglutizione atipica
  • disturbi del sonno
  • strabismo
  • irritabilita'
  • stipsi

PER IL BAMBINO

  • problemi respiratori
  • otiti ricorrenti e sinusiti
  • problematiche posturali
  • scoliosi

PER LE DONNE IN GRAVIDANZA

  • gestione della sintomatologia dolorosa (lombalgie, tendiniti , ecc.)
  • tendiniti da alterazione del carico e congestione ormonale
  • trattamento del pavimento pelvico in fase gravidica e nel post-parto
  • stipsi e problematiche circolatorie connesse alla gravidanza
  • trattamento di cicatrici da cesareo ed epidurale

Tempistiche

Una seduta dall’osteopata dura dai 45 ai 60 minuti.

Dopo avervi fatto alcune domande per inquadrare il caso clinico, vi farà stendere sul lettino, proni o supini per lavorare sulle restrizioni di mobilità.

Il numero e la frequenza delle sedute dipende dalla complessità del caso e saranno discusse in totale trasparenza insieme al paziente.


Osteopatia

Riconosciuta come professione sanitaria il 24 giugno 2021 dopo anni di limbo normativo, è definita dalla OMS (Orgnizzazione Mondiale della Sanità) come una mansione di contatto primario con competenze di diagnosi, gestione e trattamento dei pazienti esclusivamente manuale che si indirizza a tutti i cittadini dal neonato all' anziano.

Il termine 'Osteopatia' nasce dall'unione di 'Osteon' (osso inteso come struttura) e 'Pathos' (sofferenza), in modo da mettere in stretta relazione lo stato della salute con la struttura.
Infatti l’osteopatia si occupa della struttura non intesa solo come sistema muscolo-scheletrico (benché preponderante) ma anche degli organi e dei visceri, del sistema cranio-sacrale e linfatico, del sistema nervoso centrale e periferico, di quello endocrino, circolatorio, fasciale e posturale insomma di tutto il tessuto connettivo in genere nelle sue varie specializzazioni.
L'osteopatia è un’arte manuale fondata alla fine dell’ottocento dal dr. Andrew Taylor Still, medico ed ingegnere statunitense. Il dr. Still, dal contatto con forme di medicina alternativa e da un accurato approfondimento degli studi medici, elaborò una nuova concezione della malattia, del corpo umano e di come curarlo, decidendo di utilizzare un approccio manuale diretto sul paziente, senza dover ricorrere alla somministrazione di farmaci.

L’osteopatia si basa su 3 principi chiave:

- la capacità di autoguarigione del corpo
- la relazione tra struttura e funzione
- la globalità del corpo umano

Per capacità di autoguarigione si intende la capacità naturale dell’organismo di resistere e combattere gli influssi nocivi dell’ambiente e di compensarne gli effetti facendo fronte, con adeguate riserve, allo stress abituale della vita quotidiana.
Per cui il corpo si difende dal dolore attuando naturalmente dei meccanismi di compenso che possono provocare, nel tempo, dei sintomi a distanza dalla regione in cui si è verificato il trauma.

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Trattamento e Principali Casi

L'osteopata, dopo aver valutato la struttura, interviene laddove si è creata una limitazione di movimento con manovre manuali non traumatiche per ripristinare la funzione.
Interpreta il sintomo come un messaggio lanciato dal corpo e agisce direttamente sulla causa per aiutare il corpo ad attivare le proprie capacità di autoguarigione.
L’approccio osteopatico al paziente è basato sulla valutazione globale della persona considerando tutti i sistemi ed apparati in collegamento fra loro e per questo l’osteopata collabora con varie figure professionali quali, ad esempio, fisiatri, pediatri, omeopati, dentisti, otorini, ecc. considerando l’intera storia clinica del paziente per verificare se ci possono essere eventuali controindicazioni al trattamento.

Quindi l'osteopata, attraverso un trattamento esclusivamente manuale, oltre a curare il sintomo ricerca la vera causa per eliminare il problema all’origine e ridare alle strutture del corpo la capacità di svolgere la loro funzione in modo corretto.

Oggi i principali casi osteopatici sono:

per gli adulti : cervicalgie, lombalgie, artrosi, discopatie, dolori articolari e muscolari da traumi, ma si rivela efficace anche nella maggior parte dei casi di cefalee e vertigini, otiti, sinusiti, nevralgie, insonnie, nella stanchezza cronica e nei disturbi circolatori o digestivi.
per i bambini : otiti ricorrenti, sinusiti, problematiche sportive e posturali, disturbi dell'articolazione temporo mandibolare, prevenzione della scoliosi nell'età evolutiva.
per i neonati : - lo sviluppo armonico degli arti e della morfologia cranica, sia in caso di parto naturale ove nella fase espulsiva, specialmente se il travaglio è stato un po' difficoltoso possono verificarsi delle deformazioni, sia in caso di parto cesareo ove il mancato passaggio del feto lungo il canale del parto puo causare disfunzioni con conseguenze che si possono manifestare anche in futuro. - il riequilibrio delle funzioni fisiologiche (stipsi, diarrea, coliche, reflusso, otiti, dentizione, disturbi del sonno). - la prevenzione della scoliosi nel bambino in età evolutiva.
per le donne in gravidanza : lombalgie, tendiniti, - trattamento del pavimento pelvico durante la gravidanza e nel post parto - stipsi e problematiche circolatorie connesse alla gravidanza - trattamento di cicatrici da cesareo ed epidurale.

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Tecniche Osteopatiche

L'osteopata interviene laddove si è creata una limitazione di movimento in una o più zone del corpo tale da alterare l'equilibrio posturale dell'individuo.
Le tecniche utilizzate intervengono sulla struttura muscolo-scheletrica ed agiscono con precisione in zone specifiche del corpo.

Le principali tecniche osteopatiche si dividono in cranio-sacrali, fasciali, viscerali, strutturali.

Tecniche cranio sacrali Questo tipo di approccio si basa sulla connessione anatomica tra cranio ed osso sacro grazie alle meningi che rivestono il cervello ed il midollo spinale.
All'inizio del secolo il Dr. W. G. Sutherland ebbe un'intuizione dall'osservazione delle suture craniche, conformate in modo da permettere dei micromovimenti ed impiegò diversi anni nel tentativo di dimostrare che a questo livello esiste una certa elasticità che permette dei movimenti ritmici indipendenti dal ritmo respiratorio, ma conseguenti alla motilità del sistema nervoso centrale.
Questa motilità che consta di un’espansione (con riempimento ventricolare) e di un ritorno alla norma (con parziale svuotamento ventricolare) ha un ritmo di circa 10-12 pulsazioni al minuto e si trasmette attraverso le meningi alle ossa craniche e all'osso sacro (le meningi avvolgono il midollo spinale e s’inseriscono a livello della 2° vertebra sacrale).
Qualsiasi evento traumatico a livello del cranio o del sacro può influenzare negativamente questo meccanismo nel suo ritmo o nella sua ampiezza determinando delle alterazioni a livello del sistema nervoso centrale, vegetativo, circolatorio.
L'osteopata percepisce attraverso la palpazione del cranio e del sacro, la qualità del movimento e interviene con tecniche di manipolazioni dolci.
L’obiettivo del trattamento è ristabilire un buon ritmo cranio sacrale nei casi in cui questo si trovi alterato (ad es. in conseguenza a traumi tipo colpi di frusta) poiché un buon ritmo è sinonimo di vitalità e salute.

Tecniche viscerali Esiste, grazie a dei legamenti veri e propri e a dei ripiegamenti delle membrane di rivestimento, una relazione tra visceri e struttura muscolo scheletrica da un punto di vista anatomico e funzionale.
La conseguenza di queste relazioni è che una cattiva funzione di uno o più visceri può creare un disturbo del sistema muscoloscheletrico e viceversa.
Oltre a questo i visceri e gli organi hanno una mobilità propria.
Il trattamento osteopatico mira, con tecniche indirette all’addome o agendo sul diaframma, a ristabilire una buona mobilità viscerale.
Un esempio: si possono trovare all’origine di dolori vertebrali, problematiche di colon, fegato, rene, utero nella donna.

Tecniche fasciali In osteopatia rivestono una notevole importanza le fasce, strutture di origine connettivale che sono distribuite in tutto il corpo.
Per maggior semplicità, si può dire che le fasce sono i tessuti che avvolgono i muscoli, gli organi interni ed i visceri mettendoli in relazione tra loro.
Hanno un’importante funzione nel meccanismo di compenso che si crea sulle strutture muscolari ed articolari, circostanti e non, la zona algica-dolente.

Tecniche strutturali Sono tecniche dirette alla struttura: ossa, muscoli, articolazioni.
Tali tecniche vengono definite anche ad alta velocità e bassa ampiezza o “Thrust”ed è proprio la rapidità con cui vengono eseguite che, solitamente, genera uno scroscio articolare e permette la liberazione di una fissazione strutturale (ad esempio di una vertebra in restrizione di mobilità).

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Esempi di Trattamenti Osteopatici

Spalla: un dolore alla spalla può derivare da un trauma diretto, ma anche da una contrattura dei muscoli del collo, da una torsione del bacino, da una cattiva occlusione dentale, da una tensione fasciale dovuta ad un fegato congestionato o da altro ancora.

Supponiamo si verifichi un trauma diretto come una caduta sulla spalla.
Si può generare una limitazione di movimento dell'omero, ma anche della clavicola e per il contraccolpo di una o più vertebre del tratto cervico-dorsale.
Il dolore scompare nel giro di breve tempo, ma le limitazioni articolari e le tensioni muscolo-legamentose associate permangono ed influenzano la mobilità locale.
I meccanismi di compenso meccanico adottati naturalmente dal corpo e le variazioni locali del sistema nervoso e vascolare possono provocare, nel tempo, dei sintomi spesso a distanza dalla regione in cui si è verificato il trauma (ad esempio una cervicalgia).
Interpretando il sintomo come un messaggio lanciato dal corpo, si cerca di agire direttamente sulla causa ed aiutare il corpo ad attivare le proprie capacità di autoguarigione.
Obiettivo del trattamento osteopatico è ristabilire una buona funzionalità che permetta al corpo di affrontare e superare in modo efficace i disturbi subentrati.

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Discopatie: nella sofferenza discale di natura degenerativa causata da traumi o microtraumatismi ripetuti nel tempo (es. posturali), vi possono essere delle situazioni di ipomobilità funzionale di altri segmenti del sistema muscolo-scheletrico che possono complicare o interagire con la funzione alterata dell’area discopatica.

In tal caso, dopo accurata valutazione, l’osteopata cerca di ridare mobilità a queste aree nella speranza che ciò possa aumentare le capacità compensative dell’organismo, contribuendo a migliorare il quadro sintomatico e dando minor stress meccanico all’area in sofferenza.
Controindicazione all’approccio osteopatico in presenza di discopatia sono essenzialmente i casi che hanno una indicazione chirurgica primaria.
In questi casi la valutazione osteopatica è molto utile nel recupero postchirurgico unitamente alla classica rieducazione.

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Osteopatia Pediatrica: durante la fase espulsiva del parto si possono verificare dei traumi nel neonato che influenzeranno la crescita ossea del cranio e del resto del corpo.
Anche i mesi immediatamente successivi ad esso sono fondamentali infatti l’acquisizione da parte del bambino di posture asimmetriche e posizioni più facilitate in una direzione piuttosto che nell’altra possono indurre uno sviluppo nella morfologia cranica del bambino non armonica.

L’osteopata cerca di rimuovere le rigidità che si sono instaurate per permettere alla struttura di recuperare una forma e una funzione ottimale sotto la spinta accrescitiva del sistema nervoso centrale.
Il trattamento osteopatico interviene anche sulle tensioni nell’area addominale che causano piccole coliche o la stipsi neonatale.

Le principali indicazioni pediatriche sono quindi:
- lo sviluppo armonico della morfologia cranica e degli arti inferiori principalmente nei neonati
- il riequilibrio delle funzioni fisiologiche nei neonati (stipsi, diarrea, coliche, reflusso, otiti, dentizione, disturbi del sonno)
- la prevenzione della scoliosi nel bambino in età evolutiva
- cefalee muscolo-tensive
- problematiche sportive e posturali

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