Spalla:
un dolore alla spalla può derivare da un trauma diretto, ma anche da una contrattura dei muscoli del collo, da una torsione del bacino, da una cattiva occlusione dentale, da una tensione fasciale dovuta ad un fegato congestionato o da altro ancora.
Supponiamo si verifichi un trauma diretto come una caduta sulla spalla.
Si può generare una limitazione di movimento dell'omero, ma anche della clavicola e per il contraccolpo di una o più vertebre del tratto cervico-dorsale.
Il dolore scompare nel giro di breve tempo, ma le limitazioni articolari e le tensioni muscolo-legamentose associate permangono ed influenzano la mobilità locale.
I meccanismi di compenso meccanico adottati naturalmente dal corpo e le variazioni locali del sistema nervoso e vascolare possono provocare, nel tempo, dei sintomi spesso a distanza dalla regione in cui si è verificato il trauma (ad esempio una cervicalgia).
Interpretando il sintomo come un messaggio lanciato dal corpo, si cerca di agire direttamente sulla causa ed aiutare il corpo ad attivare le proprie capacità di autoguarigione.
Obiettivo del trattamento osteopatico è ristabilire una buona funzionalità che permetta al corpo di affrontare e superare in modo efficace i disturbi subentrati.
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Discopatie:
nella sofferenza discale di natura degenerativa causata da traumi o microtraumatismi ripetuti nel tempo (es. posturali), vi possono essere delle situazioni di ipomobilità funzionale di altri segmenti del sistema muscolo-scheletrico che possono complicare o interagire con la funzione alterata dell’area discopatica.
In tal caso, dopo accurata valutazione, l’osteopata cerca di ridare mobilità a queste aree nella speranza che ciò possa aumentare le capacità compensative dell’organismo, contribuendo a migliorare il quadro sintomatico e dando minor stress meccanico all’area in sofferenza.
Controindicazione all’approccio osteopatico in presenza di discopatia sono essenzialmente i casi che hanno una indicazione chirurgica primaria.
In questi casi la valutazione osteopatica è molto utile nel recupero postchirurgico unitamente alla classica rieducazione.
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Osteopatia Pediatrica:
durante la fase espulsiva del parto si possono verificare dei traumi nel neonato che influenzeranno la crescita ossea del cranio e del resto del corpo.
Anche i mesi immediatamente successivi ad esso sono fondamentali infatti l’acquisizione da parte del bambino di posture asimmetriche e posizioni più facilitate in una direzione piuttosto che nell’altra possono indurre uno sviluppo nella morfologia cranica del bambino non armonica.
L’osteopata cerca di rimuovere le rigidità che si sono instaurate per permettere alla struttura di recuperare una forma e una funzione ottimale sotto la spinta accrescitiva del sistema nervoso centrale.
Il trattamento osteopatico interviene anche sulle tensioni nell’area addominale che causano piccole coliche o la stipsi neonatale.
Le principali indicazioni pediatriche sono quindi:
- lo sviluppo armonico della morfologia cranica e degli arti inferiori principalmente nei neonati
- il riequilibrio delle funzioni fisiologiche nei neonati (stipsi, diarrea, coliche, reflusso, otiti, dentizione, disturbi del sonno)
- la prevenzione della scoliosi nel bambino in età evolutiva
- cefalee muscolo-tensive
- problematiche sportive e posturali
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